
Ok, ora ci sono, sono rientrata nei ranghi, sono nella giusta prospettiva, la devo solo applicare al momento presente e al luogo… vai… parti… click!, click!, click!.. ok, ora basta… via. Niente sprechi, non rimango più del necessario, tutto si è svolto nel silenzio più assoluto, come piace a me. La totale assenza di rumori è la forma più alta di rispetto per ciò che qui è passato e vissuto; ecco è proprio questo il suono dell’abbandono, solo i miei piedi che schiacciano mattonelle rotte o rami rinsecchiti. Ora esco, torno a casa. Sono l’ennesimo abbandono per questa casa, testimone di vite di passaggio.”
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo ©AngelaPetruccioli