
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo estratto da monologo di ©Paola Cortellesi
Lo guardo e lo riguardo, mi fermo e lo osservo poi me ne vado infastidito, ma poi ritorno e lo osservo di nuovo. Lo scruto, lo fisso e ne cerco un movimento impercettibile negli occhi, una smorfia della bocca, una ruga sulla fronte ma lui niente, mi fissa con intensità, mi studia nel profondo. E’ statico e vivo allo stesso tempo, mi parla pur restando in silenzio. Come è possibile che tutta questa immensità e diversità possa essere racchiusa nel ritratto di te! Ti ho finalmente racchiuso in un unico tratto, ho delimitato la tua anima e la tua armonia, ho fermato la tua ferocia e la tua passione, ho fissato eternamente la tua bellezza e i tuoi difetti…
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo ©AngelaPetruccioli
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo ©MachinaReiMilitaris
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo ©AngelaPetruccioli
Quando osservo qualcuno di spalle, la mia immaginazione è come stimolata nell’immaginare storie e persone che si celano al di là di quelle spalle. Ancor di più se mi capita di osservare degli anziani… Effettivamente ne avrebbero di cose da raccontare, quante sofferenze hanno sopportato quelle spalle? E quante gioie le hanno alleggerite? quante delusioni sono state gettate dietro di esse? E’ sempre bello osservare le persone di spalle.
Foto ©AngelaPetruccioli
Testo ©AngelaPetruccioli
Testo ©MachinaReiMilitaris
“La follia è una condizione umana… in noi la follia esiste”
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Testo ©Franco Basaglia