“…E rimasi in estasi ascoltando le note che le tue splendide ed appassionate dita facevano nascere dai tasti del mio pianoforte. Eri bella, di una bellezza struggente, sacra e delicata come la fiamma di una candela. La tua pelle tesa e bianca, le tue mani sottili e leggiadre creavano melodie che mi lasciavano senza fiato. In quel momento eravate solo tu e il pianoforte, la tua anima e la tua musica fuse in un unico istante di bellezza rara; mi lasciavi senza fiato, rapito e trascinato via, nel tuo mondo fatto di passione e amore fuori ogni limite. E mai avrei creduto di quanto fosse bello, perdersi per te e con te…”